E’ stata forse la squadra più spettacolare della serie A, la più imprevedibile e di cui si era innamorata tutta l’Italia: il Foggia di Zeman, ad inizio anni novanta, ha rivoluzionato il calcio italiano.
Mai una piccola squadra si era spinta così avanti, mai nessuno si era rivolto al campionato di serie A con tanta audacia e spregiudicatezza. Il Foggia di Zeman lo ha fatto e per tre anni è stata la squadra più sorprendente d’Italia, come in molti sanno, squadra che ha rappresentato un era di “trasformazione”del gioco del calcio…

L’era degli schemi difensivi stava per giungere al termine poiché di lì a poco sarebbe sorta la mitica Zemanlandia, il parco divertimenti dedicato a tutti gli amanti di un calcio fatto di manovre avvolgenti e arrembanti, che avrebbe portato alla conquista del nono posto in campionato e a una mancata (per un soffio) qualificazione in Coppa Uefa. Signori, Rambaudi e Baiano, il tridente delle meraviglie, divennero l’emblema di quell’originale idea di pallone che cambiò per sempre lo sport più seguito al mondo. 

Stagioni di Serie A 1991-92, 1992-93, 1993-94: il Foggia guidato da Zdenek Zeman sconvolge l’Italia col suo gioco brillante e spregiudicato, sfiora la qualificazione alla Coppa Uefa il primo e il terzo anno. Stupisce tutti perchè ogni anno vende i pezzi migliori della rosa rimpiazzandoli con calciatori sconosciuti provenienti dalle serie minori o da ignoti campionati esteri e che finiscono col rendere come, se non più dei loro predecessori. Nell’estate del 1994, l’avventura di Zeman a Foggia termina, l’allenatore di Praga ritiene concluso il suo fantastico ciclo in Puglia ed accetta l’offerta dell’ambiziosa Lazio di Cragnotti.

Zeman, baluardo in questo senso per noi ultimi romantici, rimase per sempre fedele alla sua FILOSOFIA:
“Segnare un goal in più rispetto al rivale invece che prenderne uno in meno”
Che spettacolo!


La nostra collezione Vintage ispirata al Foggia di Zeman